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ATTIVITÀ DELLA SOCIETÀ

L’elemento gruppale è un aspetto fondante e strutturante della nostra mente: umanamente tendiamo nel corso della vita a riunirci in gruppo, a ricercare ciò da cui siamo nati. Necessitiamo di sentirci parte di un qualcosa in quanto appartenere ad un gruppo consolida e definisce il nostro senso di identità, nutre il senso dell’essere. 

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Attraverso il contenimento, la condivisione, lo scambio, il confronto e il rispecchiamento nel volto dell’altro, il gruppo aiuta a sostenere, a elaborare i traumi vissuti, a trasformare e trasformarci nell’incontro con l’altro in una tensione di reciprocità. 
Da queste premesse nasce l’idea di istituire e promuovere la nascita di sottogruppi all’interno della nostra Società, spazi diversi, ognuno con le sue peculiarità, la sua strutturazione e le sue finalità ma pensati per conoscerci e per condividere pensieri e riflessioni.

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 1. Gruppo di studio sui Gruppi

Se è pur vero che Ferenczi non parla mai esplicitamente di gruppo, è innegabile che collochi la nascita e la determinazione della vita psichica all’interno della relazione inserita in un ambiente umano, familiare. Alcuni concetti da lui formulati - tra i quali Thalassa, l’identificazione con l’aggressore, Orpha e l’accoglimento (Il bambino mal accolto) - infatti, si legano molto bene alle tematiche della gruppoanalisi e della teoria del campo. Da queste premesse parte il lavoro del Gruppo di studio sui gruppi che, quindi, si pone i seguenti obiettivi:

  • Promuovere lo studio e la ricerca relativi alle applicazioni della disciplina psicoanalitica di gruppo nell'ambito delle scienze psicologiche, psicosociali, dei gruppi e delle organizzazioni.

  • Produrre riflessioni ed elaborati su diversi argomenti ed esperienze che il gruppo svolge e affronta, al fine di aprirsi alla condivisione e al confronto con altri interessati a queste tematiche e di promuovere una visione dell'uomo complessa perché espressione di codici genetici e culturali.

  • Riflettere e approfondire i diversi concetti legati alla gruppalità, come l'inconscio del gruppo, il campo analitico, la funzione del gruppo, la funzione analitica della mente, la lettura analitica degli eventi sociali, con un atteggiamento mentale privo di aprioristici condizionamenti ed aperto ad eventuali contaminazioni.

Il lavoro all’interno del gruppo di studio è caratterizzato da una circolarità delle associazioni libere e dal collegamento del materiale clinico con la teoria e la tecnica gruppoanalitica, mantenendo sempre uno sguardo al pensiero e all’opera di Ferenczi.

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 2. Gruppo Ferenczi Bologna

Il Gruppo Ferenczi Bologna è un gruppo di studio all’interno del quale i colleghi e le colleghe principalmente residenti nella zona di Bologna e provincia si incontrano per discutere e confrontarsi su questioni teoriche e di tecnica, generalmente partendo dalla lettura di un articolo di stampo psicoanalitico. 
Il gruppo non si limita alla sola condivisione in presenza ma resta attivo anche a distanza attraverso contatti via messaggi ed e-mail utili ogni volta che i partecipanti desiderano confrontarsi su un problema di tecnica psicoanalitica o una qualsivoglia riflessione su tematiche psicologiche e sociali (pandemia, vaccino, situazioni politiche internazionali, condizione femminile, ecc.).
 

 3. Gruppo di studio su Trauma e Apprendimento

Il Gruppo di studio su Trauma e Apprendimento nasce dalla necessità di far convergere punti di osservazione troppo spesso divergenti, due “isole” che spesso faticano ad incontrarsi nel “mare” dei disturbi dell’apprendimento: da un lato l’isola degli “esperti di trauma e attaccamento” e dall’altro l’isola degli “esperti di DSA”.

Ferenczi, infatti, ci ricorda che in quanto adulti siamo debitori nei confronti dei bambini di molti chiarimenti psicologici ed il modo migliore di pagare il nostro debito è quello di cercare di comprenderli meglio, tanto nel loro quanto nel nostro interesse.
 

 4. Gruppo Terapeuti

Il Gruppo Terapeuti si è formato all'inizio della pandemia durante il lockdown e nasce come spazio di condivisione dei vissuti e delle esperienze personali e professionali dei terapeuti, come spazio di contenimento delle angosce proprie ed altrui in questo periodo complesso, socialmente e storicamente traumatico. 
La peculiarità di questo gruppo sta nel movimento che si crea nella dinamica di associare liberamente in base a ciò che ognuno porta e nel mantenere uno sguardo continuo a ciò che succede nel mondo con un atteggiamento di ascolto reciproco.

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 5. Il Circolino

La finalità principale de Il Circolino è quella di incentivare la conoscenza tra i soci e la condivisione di spunti di riflessione e idee rispetto a una tematica prestabilita.
La modalità scelta per perseguire questo obiettivo è quella del cine-forum virtuale: nel periodo che va da ottobre a maggio vengono proposti e condivisi alcuni film (generalmente 3 o 4), a cui fanno seguito altrettanti incontri virtuali.
Nell’arco dell’ora e mezza che il gruppo ha a disposizione per confrontarsi ogni partecipante può condividere con gli altri le proprie riflessioni rispetto alla tematica affrontata dal film.
 

 6. Musica e Trauma 

Il progetto Musica e Trauma si propone di portare alla conoscenza dei Soci quei cantanti e musicisti che, attraverso i testi e le musiche delle loro canzoni e dei loro album, hanno parlato delle loro personali esperienze traumatiche, riconoscendo il valore terapeutico e curativo della composizione musicale.
L'intento non è, quindi, quello di parlare di artisti che, grazie alla loro sensibilità, hanno dedicato parte del loro lavoro alla sofferenza umana di vario genere (da quella strettamente personale a quella legata a eventi sociali e/o naturali), ma di addentrarsi nella profondità personale di canzoni che sono autobiografiche e che proprio per questo possono essere immaginate come sedute di psicoterapia, momenti in cui una persona parla di sé con sincerità e profondità, riuscendo, grazie alla scrittura e alla musica, a offrirci straordinarie opportunità di approfondimento di un tema a noi caro come il trauma.

 

 

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