E' con grande tristezza che annuncio la morte di André Haynal, nostro socio onorario, guida e amico. Riproduco qui in italiano il necrologio scritto insieme a Judith Meszaros per l'International Sandor Ferenczi Network.
André Haynal (1930–2019)
Il Professor André Haynal, il padre del Rinascimento Ferencziano, è trapassato il 7 novembre 2019 a Ginevra.
Era nato a Budapest nel 1930 da una famiglia della borghesia attiva e colta. Il padre, Imre Haynal, un internista che avrà un ruolo importante nella storia della medicina in Ungheria, era della Transilvania, allora un mosaico di varie culture caratterizzato dalla accettazione reciproca.
La storia di André Haynal è stata quella del professionista europeo umanista e liberale alle prese con le continue sfide del ventesimo secolo: guerre, rivoluzioni, emigrazioni e nuovi inizi. Spostamenti e cambiamenti erano continui nella sua vita, ma nei momenti di verità imposti da queste sfide storiche e politiche il suo sistema di valori umanista rimase lo stesso.
André è cresciuto all’intersezione di tre culture: quella cattolico romana del padre, originario della regione Szekler della Transilvania, calvinista ungherese da parte della madre, e quella ebrea liberale di Budapest. Dopo molte vicissitudini – l’occupazione nazista dell’Ungheria nel 1944, l’assedio di Budapest, la liberazione e la successiva occupazione da parte dell’esercito sovietico, e il suo primo tentativo di fuggire dal paese nel 1948 – iniziò la sua vita di studente, prima con gli studi di filosofia e psicologia e poi di medicina. Durante la rivolta antisovietica dell’ottobre 1856 venne eletto nel comitato rivoluzionario degli studenti di medicina, e dopo la repressione non ebbe altra scelta se non di emigrare.
Il caso volle che la sua nuova vita iniziasse in Svizzera. A Zurigo venne accettato dall’università per portare a termine gli studi di medicina. Più tardi prestò servizio nella clinica neurologica dell’università di Zurigo, iniziando al tempo stesso una analisi con Paul Parin. Dal 1960 al 1964 fece il suo training psicoanalitico all’Istituto di Zurigo. Dopo due anni (1964-66) a Losanna, dove lavorò in un policlinico psichiatrico con orientamento psicoanalitico, si trasferì a Ginevra, dove il nuovo direttore dell’ospedale psichiatrico aveva aperto le porte alla psicoanalisi. Le sue qualifiche – neurologo, psichiatra e psicoanalista – furono molto apprezzate e nel 1973 venne promosso a Professore. Dopo l’ungherese e il tedesco, il nuovo adattamento richiedeva il passaggio ad un’altra lingua ancora, il francese. Haynal fu presidente della Società Psicoanalitica Svizzera dal 1976 al 1979. In quegli anni si recò spesso a Londra, dove seguì i corsi alla Tavistock Clinic e familiarizzò con Rosenfeld, Winnicott and Balint – il quale divenne suo supervisore e lo introdusse all’opera di Ferenczi.
Haynal è stato due volte Visiting Professor alla Stanford University, dove iniziò una nuova analisi, la terza, con Emanuel Windholz, raccomandatogli dallo psicoanalista newyorchese, ungherese di nascita, Andrew Pető. A riprova degli strani scherzi prodotti dalle migrazioni, Pető era convinto che Windholz, nato in una piccola cittadina che aveva fatto parte dell’Ungheria, parlasse la lingua materna di Haynal. Tuttavia, Windholz aveva studiato in quella che era stata la Cecoslovacchia, e il suo ungherese lasciava ormai piuttosto a desiderare, e sebbene la sua propria analisi si era svolta a Berlino 40 anni prima, venne fuori ce non riusciva più a parlare nemmeno il tedesco … ancora un’altra lingua! Divenne nondimeno una esperienza significativa, quando riuscirono finalmente a intendersi in inglese.
Mentre Haynal era alla Stanford University, Enid Balint, la vedova di Michael Balint gli chiese di coordinare la pubblicazione della corrispondenza Freud–Ferenczi. Questo segnò l’inizio di un progetto monumentale. Il primo volume apparve in francese nel 1992. Per Haynal, lavorare su queste lettere volle dire riscoprire tanto Ferenczi quanto Freud. André ha tenuto seminari in molte parti d’Europa – Londra, Berlino, Parigi e in Polonia – e ha condotto qullo che è stato probabilmente il più lungo gruppo di supervisione, durato oltre dieci anni, per i candidati della Società Psicoanalitica Ungherese, esercitando un’influenza profonda sulla loro concezione della psicoanalisi. Egli ebbe un ruolo decisivo nello sviluppo dell’International Ferenczi Network e della creazione della Ferenczi House a Budapest.
André Haynal ha ricevuto il Mary Sigourney Award nel 2007, il più prestigioso riconoscimento della comunità psicoanalitica internazionale per i suoi straordinari contributi alla psicoanalisi. Questi contributi sono il prodotto di una singolare combinazione di curiosità, una mente filosofica astratta e una ricca vita emotiva. La sua inquieta intelligenza ha trovato uno stabile sostegno nella sua terza moglie, Véronique, psicoterapeuta ella stessa e compagna di vita così come negli scritti. I loro due figli, Cleo e David, sono diventati cittadini del mondo, ciò che era così importante per lui. Negli ultimi anni André ha conosciuto infine la gioia di diventare nonno di Orion.
La vita di Haynal è stata piena di incontri altamente significativi in molti paesi, e questo lo ha aperto a percorsi sempre nuovi, sempre privilegiando incontri personali e relazioni amichevoli, come scrive nelle sue memorie.
Ci piace ricordare il suo calore umano e quanto fosse ricettivo e incoraggiante. L’anno scorso, quando il 13° congresso internazionale ebbe luogo a Firenze, Haynal volle essere presente nonostante la malattia e fu felice di vedere come il rinascimento ferencziano, di cui era stato ispiratore e padre, fosse ormai in grado di reggersi in piedi e pronto a nuovi e ulteriori sviluppi.
Grazie, caro André, amico, collega e compagno di viaggio. Grazie per essere tra di noi e per condividere con noi la frase introduttiva del tuo libro My Story: “Veni, vidi, vici.” Porteremo il tuo spirito con noi.
Carlo Bonomi & Judit Mészáros
International Sándor Ferenczi Network